Maria Immacolata di Lourdes

Nevegal (Bl), 2010

San Rocco

Danta di Cadore (Bl), 2009

Convento dei Nonantolani

Volpago del Montello (Tv), 2009

SS. Simone e Giuda

Borca di Cadore (Bl), 2009

Due sono gli obiettivi: il ripristino della copertura ammalorata dell’edificio e la riqualificazione dell’impianto elettrico esistente carente sotto il profilo della sicurezza e della praticità di utilizzo, restituendo all’interno della chiesa un tipo di illuminazione in grado di sottolineare i principali poli liturgici e di valorizzare nel contempo le numerose opere d’arte presenti.

Sono state mantenute le struttura principali esistenti in sito, con ripristino dell’efficienza dei nodi di congiungimento delle catene con i puntoni e delle parti costituenti la catena inferiore, realizzata con vari elementi.

Inoltre sono stati completati gli elementi di controventamento delle falde, con l’inserimento di altri elementi di pari sezione disposti in opposizione agli esistenti in modo da rendere efficace l’azione di tali strutture. I travetti di sostegno e di appoggio del manto di scandole, direttamente appoggiati sui puntoni delle capriate, sono stati sostituiti.

Infine, ove ammalorato, è stato rifatto il manto di copertura in scandole, avendo cura di mantenere le caratteristiche di posa, natura, dimensioni e tipo di fissaggio già presenti in sito.

Servire la liturgia

E’ stata conferita una particolare enfasi ai poli liturgici, innanzitutto quelli del presbiterio: altare, ambone e sede. L’illuminazione sul tabernacolo, sul battistero e sul confessionale è puntuale e mirata. L’area presbiteriale riceve comunque altra luce indiretta dalla volta, illuminata da corpi appoggiati al mensolone modanato. L’ampia volta è anche sfruttata come elemento riflettente per un’illuminazione diffusa che consente ai fedeli di leggere agevolmente lo svolgimento del rito e parteciparvi.

Servire la memoria

Il grande dipinto a soffitto che occupa il centro della volta è autonomamente illuminato da proiettori posizionati lungo il cornicione e nascosti alla vista dei fedeli. Anche la Madonna e la pisside, miracolosamente rimaste illese alla frana del 1737 ed attualmente poste all’interno di una nicchia in fianco al presbiterio, sono illuminate con un miniproiettore a led posto all’interno della stessa nicchia.

Servire chi ama l’arte sacra

Numerose sono le opere all’interno della chiesa che vengono valorizzate. All’interno del presbiterio i dipinti sono illuminati utilizzando fasci incrociati provenienti da proiettori installati dietro le paraste dell’arcosolio.

Ogni altare laterale è illuminato puntualmente, così come il grande dipinto sulla volta.

La cantorla disegnata da Gian Antonio Selva e l’organo Callido, forse gli elementi di maggior pregio artistico all’interno dello spazio sacro, sono trattati in modo da conferirvi una particolare enfasi.

Santa Caterina

Dont di Zoldo (Bl), 2009

Ostello della Natività

Gerusalemme, Israele, 2008

Progettazione della nuova copertura dell’Ostello della Natività di Gerusalemme.

San Pietro

Mel (Bl), 2005

La sconsacrata chiesa di San Pietro diventò cinema nel 1940 e rimase in funzione fino a oltre il 1950. L’attuale struttura a merli e l’avancorpo d’entrata sporgente dal resto della struttura risalgono agli interventi attuati nel 1940 in occasione dell’adeguamento alla nuova funzione.

In anni recenti è stato deciso il restauro e la realizzazione di un auditorium e sala conferenze all’interno dell’ex-chiesa.

Basilica Cattedrale

Belluno, 2005

Restauro conservativo della sacrestia.

Santo Stefano

Susans (Ud), 1980

L’intervento consiste nel restauro della chiesa di Susans in seguito ai danni riportati, nel 1976, durante il terremoto del Friuli.

Lo stato di fatto presentava un distacco della facciata nella parte superiore con una fessurazione che raggiungeva più di 80 cm nel punto più alto e il crollo della copertura.

Il restauro ha quindi comportato l’agganciamento, tramite morse, della facciata al corpo della chiesa, ripristinandone la posizione originaria.

É stata inoltre ricostruita la copertura riproponendo minuziosamente l’aspetto primitivo della chiesa.