SS. Simone e Giuda

Borca di Cadore (Bl), 2009

Due sono gli obiettivi: il ripristino della copertura ammalorata dell’edificio e la riqualificazione dell’impianto elettrico esistente carente sotto il profilo della sicurezza e della praticità di utilizzo, restituendo all’interno della chiesa un tipo di illuminazione in grado di sottolineare i principali poli liturgici e di valorizzare nel contempo le numerose opere d’arte presenti.

Sono state mantenute le struttura principali esistenti in sito, con ripristino dell’efficienza dei nodi di congiungimento delle catene con i puntoni e delle parti costituenti la catena inferiore, realizzata con vari elementi.

Inoltre sono stati completati gli elementi di controventamento delle falde, con l’inserimento di altri elementi di pari sezione disposti in opposizione agli esistenti in modo da rendere efficace l’azione di tali strutture. I travetti di sostegno e di appoggio del manto di scandole, direttamente appoggiati sui puntoni delle capriate, sono stati sostituiti.

Infine, ove ammalorato, è stato rifatto il manto di copertura in scandole, avendo cura di mantenere le caratteristiche di posa, natura, dimensioni e tipo di fissaggio già presenti in sito.

Servire la liturgia

E’ stata conferita una particolare enfasi ai poli liturgici, innanzitutto quelli del presbiterio: altare, ambone e sede. L’illuminazione sul tabernacolo, sul battistero e sul confessionale è puntuale e mirata. L’area presbiteriale riceve comunque altra luce indiretta dalla volta, illuminata da corpi appoggiati al mensolone modanato. L’ampia volta è anche sfruttata come elemento riflettente per un’illuminazione diffusa che consente ai fedeli di leggere agevolmente lo svolgimento del rito e parteciparvi.

Servire la memoria

Il grande dipinto a soffitto che occupa il centro della volta è autonomamente illuminato da proiettori posizionati lungo il cornicione e nascosti alla vista dei fedeli. Anche la Madonna e la pisside, miracolosamente rimaste illese alla frana del 1737 ed attualmente poste all’interno di una nicchia in fianco al presbiterio, sono illuminate con un miniproiettore a led posto all’interno della stessa nicchia.

Servire chi ama l’arte sacra

Numerose sono le opere all’interno della chiesa che vengono valorizzate. All’interno del presbiterio i dipinti sono illuminati utilizzando fasci incrociati provenienti da proiettori installati dietro le paraste dell’arcosolio.

Ogni altare laterale è illuminato puntualmente, così come il grande dipinto sulla volta.

La cantorla disegnata da Gian Antonio Selva e l’organo Callido, forse gli elementi di maggior pregio artistico all’interno dello spazio sacro, sono trattati in modo da conferirvi una particolare enfasi.